sabato 26 settembre 2015

Che il cielo è leggero però non è vuoto

Si, ragazzi, se la mia assenza non vi avesse fatto dormire la notte, potete tornare a stare tranquilli!Sono qui!

Adesso vi racconto le ultime due settimane.

Ripartiamo dalla foto dell'ultimo post. Parlavo di una intensissima estate di studio ed in effetti il mio Agosto è trascorso all'insegna delle pagine da studiare, leggere, ripassare, memorizzare..
Fin qui nulla di strano, se non fosse che le ultime due settimane, appunto, ho avuto un crollo di nervi.
Diciamo che sicuramente il fatto che gli esami in questione non fossero i più semplici/corti della mia carriera non ha molto aiutato, ed in effetti dopo aver sostenuto il primo dei tre l'attesa (che si è protratta per circa 10 giorni) del risultato è stata sfiancante.
Immaginatemi tutto il giorno e tutta la sera ad aggiornare la pagina Internet finché finalmente quel voto non è comparso.

Fuochi d'artificio nella mia testolina e poi la paura per gli altri due.
Ora, io non sono una tipa ansiosa generalmente agli esami, ma per questi due...non avete idea delle lacrime e della disperazione che mi hanno colta gli ultimi pomeriggi di studio.
Ci ero stata così tanto su quei libri, che avevo la nausea anche solo a vedere le parole che avevo letto per più di 40 giorni, tutti i giorni.
Metteteci pure che li ho dovuti sostenere entrambi a poche ore di distanza (per gentilissima concessione del professore che mi ha permesso di posticipare il suo al pomeriggio, altrimenti sarebbero stati alla stessa ora) e che il primo è iniziato alle 9.30 ed io ho dovuto aspettare il mio turno fino all'ora di pranzo.
Mi promuove con un bel voto. Respiro, scrivo alle mie sorelle ed al mio amore che fino ad allora avevo assillato con la mia ansia.

Pizza velocissima seduta al tavolo sola col mio libro per l'ultimo disperato ripasso, ho tempo fino alle 14.00
E poi arrivo all'aula. Spiego che sono 'quella della mail' e mi siedo per l'interrogazione. Credo mi abbia tenuta in tutto un'ora, ma è stato meno terribile di quello che mi aspettavo, complice anche il fatto di aver superato l'altro egregiamente poco prima e che l'atmosfera è abbastanza cordiale, atteso che gli altri ragazzi sono là per la correzione dei compiti insufficienti.

Poi finalmente arriva. Mi scrive il voto sul compito e mi chiede la firma per accettarlo.

E' andata.

Ho concluso finalmente tutti gli esami della mia carriera. Mi si apre un sorriso enorme in faccia, mi sento leggera come una piuma.
Avevo sperato così tanto di farcela, avevo investito così tanto tempo ed energia, che se non ci fossi riuscita penso mi sarebbe pesato fino al prossimo appello.
Invece no, sono stata ripagata e lo scrivo a tutti: di nuovo alla mia famiglia, di nuovo al mio amore e poi a due dei miei amici, chiamo la mia ex coinquilina e infine tutti gli altri.

E' bellissimo. Adesso tesi, parte burocratica e finalmente laurea.

Che non mi importa niente neanche del voto, voglio solo la corona d'alloro a pizzicarmi tra i capelli e scegliere il vestito e stressarmi per la vergogna della discussione e compilare la domanda per la magistrale, promettendomi che non rifarò gli stessi errori della triennale.

Adesso mi godo questo fine settimana completamente libera da ogni pensiero e lunedì potrò ricominciare con le mie paure sul non fare in tempo a consegnare i documenti necessari alla scadenza richiesta.

Ma non importa, perché tanto ho chi sa prendersi cura di me e ritornare a farmi respirare. Che è stato un angelo davvero a sopportare i miei
-Non ce la faccio;
-Mi viene da piangere;
-Io non ci vado. Non mi importa, io sto a casa;
-Tanto mi boccia;
-Ho un vuoto di memoria, farò scena muta.
Ed affini.

E se pensate che io sia fortunata, pensate bene. Se invece pensate che sia un matto a sorbirsi le mie lagne..beh, vi ricordo che alla mia laurea (quando sarà, ma spero prestino (NB. Vedi sopra ansia scadenze burocratiche)) ci sarà lui e ci sarà la mia famiglia. Quindi a quel punto immagino le ansie partiranno non da me :-P Mi pare equo!

Ma è ancora più giusto ringraziarlo come si deve e quindi lo farò presto, prima a parole, con le migliori che riuscirò a trovare, e poi a gesti, coi più dolci concessi a Sparta (ti sarai mica illuso, babbonchietto mio?).

Ed a tutti voi, intanto,

Buona giornata, a chi non è come neve...

martedì 1 settembre 2015

Il mare invece il letto

Settembre è arrivato, non servivo certo io a farvelo sapere e l'Estate è davvero con le valigie alla porta, pronta a lasciare il posto all'Autunno.
La mia è riassunta in una foto.



Libri.
Tantissimi libri. Che ho certe scadenze che desidero rispettare ed allora ho predisposto uno di quei piani che alla fine non si rispettano mai, ma che io ho seguito quasi alla lettera. E quindi si, tristemente nel caldo d'Agosto mi sono rinfrescata sfogliando pagine su pagine da memorizzare e ripassare. Ovviamente in questo ambito non poteva mancare la calcolatrice, che amo e che tratto meglio di molte altre persone, eheh.

Tiziano.
Tantissimo Tiziano. Che in realtà lui è presente in ogni fase della mia vita ormai da anni, ma particolarmente in questa Estate la sua presenza è stata rimarcata anche dal dolore di aver dovuto rinunciare al suo concerto, sempre per rispettare certe scadenze.
E quindi mi sono ritrovata davvero tante volte in solitudine, con le sue note sparate nelle orecchie. Tra l'altro l'amore per la sua musica, come avevo già accennato, la sto trasmettendo al mio nipotino 
più grande, con cui non perdo occasione di condividere questa o quella notizia su di lui. Un orgoglio, insomma, per me.

I miei nipotini.
Appunto. Che ho passato più tempo con loro che con i miei amici, senza dubbio. Mattinate a sgridarli mentre litigavano e si davano un sacco di botte l'un l'altro o a correre dietro la bambina che, appena non ottiene quello che vuole, attacca col piagnisteo sempre efficace.
Tra l'altro sempre grazie alla suddetta spincia, mi ritrovo da due giorni circa il braccio sinistro macchiato di un bel rosso, perché la tipetta ha pensato bene di approfittare di un attimo di distrazione dell'altra zia per versarsi addosso una boccetta di colorante alimentare, e quindi, nel tentativo di limitare i danni sottraendoglielo, ho accentuato anche io la mia non abbronzatura con questo metodo alternativo. Non avete idea della resistenza di sta tinta. Provare per credere.

L'agendina.
Che anche se non ho scritto molto sul blog, ho sporcato di nero molte pagine della mia agendina marrone e gialla, bellissimo regalo di un'anima sensibile e dolce come solo quella che mi accompagna da tanto tempo, ormai, può essere. In realtà ho avuto modo di scrivere soprattutto nei giorni no, che ammetto non sono stati pochi data la mia anima perennemente in tempesta, pare, ed avevo voglia di dire senza essere fraintesa e senza ferire chi non meritava di esserlo.

Nella foto non c'è, invece, il costume da bagno perché di mare ne ho visto proprio poco. Forse meno che nelle altre estati. Ma poco mi importa, che tanto ormai sapete tutti quanto poco mi piaccia.
L'ultima volta che ci sono stata, però, è stato davvero tanto piacevole. Ero con le mie due amiche, un giorno in cui il cielo prometteva tutto meno che sole ed il mare era tutto tranne che in pace, ma dall'acqua caldissima, come mai avevo sentito prima. Abbiamo passato più della metà del tempo a sguazzare tra le onde, a ridere, programmare, commentare, e poi le ore rimanenti sdraiate a mangiare schifezze come se fossimo là solo per quello. Abbiamo scattato anche qualche foto in cui sono venuta talmente decente da essere finita direttamente nella lista di quelle utilizzabili come foto del profilo su WA. 

Nella foto c'è, invece, il mio mazzo di chiavi. Quello della casa in cui sto per studiare.
E c'è perché ho passato tutto il mio tempo libero a pensare a due cose.
Col nuovo anno universitario, infatti, cambiano le mie coinquiline e mi chiedo come saranno quelle nuove. Che in realtà penso di potermi trovare bene con tutte, con la mia immensa bontà, che ne dica qualcuno.
Ma soprattutto, aprire le porte di quella casa vorrà dire tornare nella mia quotidianità, quella che spero in un certo senso di cambiare a breve per più motivi e su più fronti.
E farlo comporta anche ricominciare, tra quelle mura piene delle nostre foto, a contare i giorni al contrario per la data in cui potrò finalmente riaffondare i miei occhi in quelli verdi, meravigliosi, di cui sono follemente gelosa.
Quindi in questa Estate ho aspettato, aspettato tanto, qualcuno che in realtà sarebbe potuto essere già qui se io avessi fatto in modo che la cosa si realizzasse nel momento giusto. Ma il tempo ormai è passato e la nostra asticella resta ferma ad un giorno che tanto era quello da sempre prestabilito e che in fondo può andare bene davvero.
E poi per le cose belle non si deve avere fretta. L'ho imparato proprio con lui: bisogna respirare piano, mettere con calma e precisione ogni tassello avendo cura di agganciarlo a quello prima ed a quello dopo, che a buttarli alla rinfusa certo si finisce prima, ma si rischia di avere un disegno confuso, dalle linee tutto meno che definite ed io di una opera d'arte mal riuscita me ne faccio poco.
Allora procediamo un passo dopo l'altro ed un passo dopo l'altro siamo arrivati a Settembre che sarà decisivo per tante cose. Proprio tante.
Quindi respiro a pieni polmoni perché ne avrò bisogno per affrontare la lunga apnea che mi attende e che però posso condividere con qualcuno di molto speciale. Sempre Lui.

Tra qualche giorno potrò farvi sapere se quello che spero è ancora realizzabile, ma soprattutto potrò dirvi quanto sono felice di aver ritrovato chi in realtà non mi ha lasciato mai. E che io non ho lasciato mai.

Intanto un buon inizio Settembre, a chi non è come neve...