domenica 1 maggio 2016

Trovarsi accanto il traguardo

Da quando basta correre per arrivare primi?

Stanotte durante il mio non sonno ho scritto un post, che poi ovviamente è rimasto sospeso nel buio e nel silenzio, dissipandosi gradualmente fino a scomparire definitivamente con l'arrivo dell'alba.
Immotivatamente iniziava con la domanda poco su.

Il mio entusiasmo è direttamente proporzionale al malumore che arriverà subito dopo. E' statisticamente provato che più io sono entusiasta, più è probabile che accadrà subito dopo qualcosa che mi farà mettere il broncio. E tale broncio, appunto, sarà tanto più grande quanto sarà stato grande l'entusiasmo.
E quando dico statisticamente, intendo sempre.

Quale modo migliore se non lasciare che tutto venga accompagnato da pioggia e probabilmente tempesta da stamattina in poi?

Ora vi svelo un segreto. Io vivo di ossessioni e convinzioni, un mix letale.
Perché quando arriva qualcosa io lascio che la stessa mi ossessioni, correndo per sapere/conoscere/scoprire. E quando sono ossessionata poi mi convinco di aver saputo/conosciuto/scoperto. La cosa fondamentale è che il qualcosa in questione ovviamente non può essere un qualsiasi qualunque.
Mica posso lasciare che tutto mi corroda il cervello, potrei anche impazzire!

Per la settimana non ho programmi chissà quanto dettagliati od organizzati. In realtà stamattina appena sveglia mi son detta che, andando assolutamente contro la mia famosa natura da sguazzo-meglio-dentro-il-conflitto-e-la-battaglia, avrei semplicemente voglia di sopravvivere alla permanenza qui, per poi forse trovare voglia e movimento una volta tornata a casa mia.
Intendiamoci, non è che io sia una di quelle passive alla vita, che si piange addosso o che pensa che il dolore nobiliti l'uomo. Al contrario, sopporto con pazienza dovuta chi trova problemi ad ogni soluzione, chi invece che stringere i denti e sorridere perché sta scalando una montagna anche se ripida e aspra, non fa altro che lamentarsi della scarpinata. Li sopporto con pazienza dovuta, si, ma cerco anche di scuoterli e svegliarli dal mondo di drammi in cui vivono che a me fa mette tanta rabbia, chissà perché.
In un altro contesto qualcuno mi direbbe che ho una sensibilità diversa, forse tacendo che io di sensibilità potrei non averne.
Che potrei essere una di quelle che resta impassibile di fronte a delle lacrime o che si arrabbia ancora di più nel vederle scorrere.

Ma stavamo dicendo solo che il mio sopravvivere alla settimana in questione non comporta necessariamente un crogiolarsi nel tempo che passa come una ameba incapace di muoversi per controllare quello che accade e che si accontenta di farsi controllare. Piuttosto oggi ho pensato che forse non mi va più di arrabbiarmi con tutto quello che ho intorno quando le cose non sono come io vorrei, anche se ieri o due giorni fa invece avrei scatenato l'inferno, per citare uno dei miei film preferiti.

Chissà che non scopra che poi, sempre statisticamente, il malumore diventi direttamente proporzionale all'entusiasmo che verrà.

Per ora mi lascio così.

Un buon primo Maggio, a chi non è come neve...

22 commenti:

  1. Ciao Paola,conosco bene tutto questo scompiglio che hai dentro compreso il fatto che poi arrabbiarsi è una cosa stressante,ti asciuga e spesso serve a poco.
    Ti attendono cose belle,questo momento lascia pure che sia con serenità.
    Un bacione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Della serie "dopo la pioggia c'è sempre l'arcobaleno"
      :-D Alla fine io e te siamo spesso sulla stessa lunghezza d'onda.
      Un bacione anche a te

      Elimina
  2. A volte è meglio lasciar correre e non farsi prendere troppo da certe emozioni contrastanti ma stare sempre con i piedi per terra qualunque cosa accada ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E come spesso accade: esperimento fallito XD
      Alla fine ho ceduto anche io, altro che piedi per terra eheh

      Elimina
  3. E come ti capisco Paoletta mia, ma la cosa migliore è lasciar scorrere, non correre, proprio scorrere anche la cosa più antipatica o ostica o " menosa" in termini poveri che dir si voglia.
    Sai che spesso contrattempi portano conclusioni vantaggiose e inaspettate..quindi confidiamo nella sorte che spesso gira a nostro favore.
    Evita le incavolature( dolce stil novo non ho usato termini forti) servirebbero a poco..vedrai tutto si accomoda e quando ricorderai questi periodi un po' nebulosi ci riderete sopra!!!
    Ti stringo fortissimo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero, la buona sorte gira per tutti, anche se in questo caso poi non è tanto questione di fortuna quanto di comprensione e calma. E siccome io non sono la persona più paziente del mondo, ma anzi..
      Sono sicura che è come dici tu, che potremo riderne insieme e che tornerà la tranquillità di prima.
      Un abbraccio :-*

      Elimina
  4. ...vorrei dirti che arrabbiarti non serve a nulla, e che convenga di più focalizzare la propria energia sulle cose belle, dimentichi del fatto che le nebbie alla fine si diradano ed il sole spunta dalle nuvole.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me sembra che ultimamente, invece, arrabbiarmi sia la cosa che mi riesce meglio. Sarà il tempo, sarà il vento, sarà il fuoco?
      Cercherò di tornare sulla retta via, ma dato che sono una persona dall'umore volatile non prometto niente :-P

      Elimina
  5. Ciao cara Paola.
    Vedo che non sono la sola a chiedermi il perché di molti personali atteggiamenti!
    Credo che ognuno reagisca in modo diverso agli avvenimenti della vita quindi per me...se vuoi arrabbiarti fallo, se vuoi calmarti fallo, se vuoi non fare nulla fallo...importante è che ti giovi.
    Abbraccio e buon 2 Maggio. ; )))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che più che giovare a me o alle persone che mi stanno accanto. quello che faccio in questi momenti giova alla mia parte meno sensibile che pretende sfoghi furiosi xD

      Elimina
  6. Io ho deciso di lasciarmi andare agli eventi sono stanca di lottare e sperare, le statistiche mi sono decisamente contro.
    forse così invertirò le energie....o forse chi lo sa soccomberò definitivamente.
    anche per me non è un bel periodo.....mi disturba anche sperare....
    spero' passi subito senza arrabbiarmi piu' di tanto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alla fine io non riesco proprio a fare quello che avevo scritto, a lasciarmi guidare dalle cose o dagli eventi. Reagisco sempre, ma non è detto che lo faccia nel modo giusto.
      Passerà tutto sicuramente, tanto per me che già vedo la luce e che comunque vivo smeplicemente un periodo un po' meno facile e pieno di luce del solito, quanto per te.
      Un abbraccio

      Elimina

  7. Forse ci si pongono aspettative troppo alte e dopo, scoperto cosa è accaduto, ci si abbatte in maniera incredibile?
    In pratica è come colui che salta troppo in alto, convinto di avere le ali: più sei saltato, più, quando cadrai, ti farai male.

    Ci vuole sempre un equilibrio di emozioni. Non è che sia facile eh, ma è auspicabile per la nostra serenità.

    Ciao Paola! Buon proseguo di maggio gelido bbbrrrrr a te!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa ridere pensare a me ed all'equilibrio di emozioni nella stessa frase :-P
      E' (stato) un periodo molto particolare questo. Forse è solo colpa di questo maledetto tempo che non vuole essere come dovrebbe, a Maggio!
      Un abbraccio ^.^

      Elimina
    2. Speriamo arrivi subito l'estate ed il caldo,.. sennò so' cavoli per tutti!
      ahahah

      Ciao Paolèèèèèè

      Elimina
  8. Dirk Gently, quando si perde, non prende una piantina ma cerca qualcuno che dia l'impressione di sapere dove stia andando e lo segue. Così non arriverà forse dove voleva arrivare ma certamente dove aveva bisogno di arrivare.

    Questo è essere sensibili ai messaggi che l'universo ci manda. Io li seguo ogni giorno, per le piccole cose e per quelle un po' più grandi. Raramente è un errore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Argh, seguire uno che non si sa dove sta andando..?Per una come me?Che ha zero senso dell'orientamento e la propensione a non fidarsi se non di nessuno, quasi?
      E se mi perdo?Certo se mi porta dove ho bisogno...Mi dovrò fidare!

      Elimina
  9. Io ancora non ce la faccio a non arrabbiarmi con tutto quello che ho intorno. Mi piacerebbe saperlo fare, però.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alla fine neppure io ne sono (stata) in grado.
      Non impareremo davvero mai :-P

      Elimina
  10. Secondo me non è importante arrivare primi, bensì arrivare più lontano. Perché magari perdi nei 100 metri, che si corrono in meno di 10 secondi, ma dopo quel rettilineo inizia la curva, e chi si è scapicollato per correre veloce, durante la curva, sbanda. Perciò io preferisco il maratoneta della lunga distanza, lo conosci Bolt? ecco, lui è velocissimo nel breve, il campione, il migliore... ma nella maratona arriverebbe ultimo, sempre ammesso che arrivi. Il maratoneta invece nei 100 metri arriva ultimo, nei 200 pure... ma continua a alzare la distanza, cosa noti? che qualunque distanza dirai, il maratoneta al traguardo ci arriva sempre... sempre... e su quello più lontano arriva anche prima di tutti gli altri. Questa è la differenza fondamentale, e questo è come vedo io le cose, la vita. Non mi importa essere il più veloce ad ottenere questo o quello, e lo sai meglio di me... lo hai visto in questi 30 mesi (pensaci...) assieme, non sono uno sprinter e non lo sarò mai, come probabilmente non lo sei nemmeno tu... ma io e te, insieme e al nostro passo da maratoneti, noi arriviamo ovunque. Sempre. Che sia discesa che aiuta ad andare veloce, o pianura o difficile salita, noi arriviamo. Ogni volta.
    Ecco, io questo vorrei che sentissi, che capissi, che vedessi... realizzando che ogni traguardo che hai davanti, e che vuoi nel tuo cuore, arriverà... e che in realtà, in ogni corsa cui partecipi, almeno a quelle della mia vita, tu sei al primo posto... tu hai staccato tutti, da sempre e per sempre... ci sei tu e dietro il vuoto... perché è una maratona, non uno sprint, e per vincerla, per essere primi, ci vuole cuore, forza, capacità di sopportare sforzi e fatiche. Perciò, se sei prima (e lo sei)... cosa vuol dire secondo te?

    Ti amo, cerca di essere positiva, felice, serena... hai un mondo di colori, di amore, di dolcezza dentro (ultimo esempio il "vorrei regalarti i miei occhi per...", di ieri)... sei una ragazza meravigliosa, splendida, bellissima... sii felice, perché se lo sei tu rendi bello tutto ciò che hai attorno a te. E, pure, le persone che ci si trovano, e che nella tua "luce" si specchiano, si scaldano, si sentono migliori e più felici.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' davvero un commento molto bello, come bella è la metafora della maratona.
      Hai effettivamente ragione, anche perché credo di averla interpretata nel modo giusto, e se ci penso lucidamente non c'è paragone tra arrivare prima ed arrivare lontano. Lontano davvero.
      E' che per una come me non è semplice non avere entrambe le cose. Io voglio essere quella che per prima arriva al traguardo, il quale è posto più lontano che per tutti gli altri e soprattutto, anzi, gli altri non devono proprio essere presenti a QUESTA particolare corsa. Perché è mia, è quella che devo correre io e solo io, non posso avere rivali perché ognuno ha la propria strada da seguire e questa è la MIA.
      Non esiste competizione, anche se una aziendalista sa che questa è la cosa migliore sul mercato per chi fruisce dei frutti di quest'ultimo. Ma io non ne voglio.
      Ed è vero che tu sei sempre stato bravo a farmi sentire che la direzione era quella giusta e che non c'era nessuno intorno a me, verso quel finish.
      Ma è anche vero che io, volente o nolente, ho bisogno nei modi che mi sono disegnata io in testa di avere continuamente conferme. E per questo mi dispiace molto, perché so quanto sono pressante e quanto è difficile lasciare che io gestisca in questi modi le cose. Però non ci riesco a modificare questa precisa parte di me perché sento che è un modo che mi protegge a prescindere, anche se sono consapevole che tu sarai e sei l'ultima persona al mondo in grado di farmi male.
      Non è questione di essere uno scorpione malefico, è solo questione di come le cose ti portano ad essere e di come tu senti di dover essere.
      Tu se puoi sopportami perché alla fine io ti amo sempre, proprio tanto, e non lascerò mai in nessun modo che qualcun altro o io stessa (paradossalmente, ma tu lo capisci) ti porti via da me.
      Ti amo e sei tu la mia luce.

      Elimina
  11. Sei tempesta Paola. Puoi domarti. Ma Bolt se la sbatte la maratona. Lui vola.

    RispondiElimina

Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.